giovedì 30 giugno 2011
Il fascino di Hermes
Se si è così fortunati da essere possessori di una birkin originale, allora la sensazione che uno deve provare a mettersi comodo su uno di questi sofa firmati Hermes, non può che essere simile.
Praticamente un delirio di onnipotenza! La nuova collezione di mobili è stata ospitata ad aprile all’interno di un grandioso Pavillon nomade in legno di betulla e tubi di cartone intessuti di carta, realizzato dal giapponese Shigeru Ban, insieme al francese Jean de Gastines.
La linea Métiers di mobili per l’ufficio e la sala da pranzo è firmata dall’italiano Enzo Mari e comprende una scrivania in noce Canaletto, due tavoli, una sedia e un contenitore portaoggetti. Antonio Citterio ha invece presentato la collezione di mobili per il soggiorno Matières: partendo da uno studio sulla varietà tipologica delle sedute ha progettato una méridienne da relax, una poltrona da lettura, un divano da conversazione, una chaise-longue. Attento alle combinazioni cromatiche e materiche, ha associato l’acciaio inox patinato alla quercia grigia, il taurillon Clémence ai tessuti, grezzi o lavorati, curando le linee di raccordo tra legno e pelle.
Questa nuova meravigliosa collezione per la casa, comprensiva anche dell'ormai celebre collezione di tappeti e carte da parati- sarà disponibile a partire da questo settembre in una selezione di punti vendita Hermès di tutto il mondo.
Si apre dunque una nuova pagina nella storia di Hermès, tenendo sempre a mente che la vera eleganza è priva di ostentazioni.
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mercoledì 29 giugno 2011
Ruben Toledo, the Bombshell Designer.
A cosa pensa una persona quando si immagina il disegno di donna? Una figura di spalle, curvilinea dall' incedere acquattato ed ondeggiante come un felino, una presenza lenta, inesorabile e sexy.
Se questa descrizione vi è familiare, allora non potrete che apprezzare i disegni di chi ha colto in pieno questa femminilità ondivaga: si tratta del designer più in vista di New York, un artista a tutto tondo che padroneggia l'arte del disegno in maniera così spontanea e travolgente che anche il MOMA ha voluto esporre le sue opere.
Se si dà un'occhiata ai suoi lavori è esattamente questo che lui fissa con i suoi tratti decisi e colorati. Guardare al mondo femminile come fa lui è un piacere: le sue signore sprizzano sensualità, e frizzante joie de vivre. Una tenerezza ed un'indulgenza sottile raramente riscontrabile nel tratto di un uomo. Il merito pare sia tutto della moglie, sua musa e modella, e altra star del panorama mondano della Grande Mela. Isabel Toledo, è la stilista di fiducia della First Lady Michelle Obama ( ve lo ricordate il vestito verdolino del giorno del Giuramento?). Fra le molte collaborazioni recenti di Ruben Toledo, se ne possono contare alcune prestigiosissime con la casa di moda Louis Vuitton, per la quale ha da poco ideato un inserto di 100 cartoline in cui i cento luoghi imperdibili del mondo vengono rivisitati dalla sua inconfondibile penna.
Vorrei iniziare l'intervista dalle grandi protagoniste del suo universo: le donne. Qual è il suo rapporto con l'essenza femminile, e quanto è importante per la sua ispirazione?
Per me la femminilità è la vera essenza di creazione, fantasia, nascita e innovazione. Questa abilità femminile, di trasformare e evolvere tanto nell’apparenza quanto nella spiritualità, motiva il mondo, segna il tempo e smuove montagne con la sua forza gentile. Io mi sento un privilegiato. Sono stato benedetto perchè ho potuto incontrare, osservare e sperimentare questa potente femminilità attraverso la femminilità di mia moglie Isabel e del suo lavoro.
A proposito di questo. Lei e Isabel avete completamente sovvertito l'adagio secondo cui "non bisogna portarsi il lavoro a casa", pubblicando recentemente "Toledo-Toledo: un matrimonio fra arte e moda". Come funziona la dinamica di quest'alchimia straordinaria?
Quando lavori a quello che ami non è lavoro, è vita! Questo amore quotidiano è trasmesso in entrambe le nostre opere d'arte, qualsiasi cosa uno intenda per "arte"- che sia design o moda. Tutto il nostro modo di lavorare è incentrato sul condividere e comunicare emozioni e pensieri, ed attingiamo l' ispirazione dalla nostra vita insieme .
Una parte molto importante della sua vita ruota attorno alla moda. Qual è la definizione personalissima di "moda" di Ruben Toledo? Ha a che fare con il motto "Less business and more art" ?
Tutto quello che ho imparato e che ho sperimentato nel mondo della moda lo devo soprattutto al lavoro di mia moglie. La moda, secondo me, è una forma d'arte davvero speciale perchè è in grado di catturare l'ineffabile. E' la forma del tempo, in un certo senso, ed ha libertà maggiore di dar forma e focalizzare le idee a prescindere dal mezzo o dal materiale scelto. Questo la rende una forma d'arte molto potente, capace di parlare a persone diverse in posti diversi, pur restando aperta a qualsiasi interpretazione. Ecco perchè sono molto affezionato alla moda: comunica facilmente col pubblico. Non è elitismo, anzi, ne è l'esatto opposto. Penso che sia una forma d'arte molto democratica. In un certo senso si può anche definire "collaborativa": tutti partecipiamo in qualche modo, perchè tutti dobbiamo vestirci con qualcosa, indipendentemente dalla nostra volontà di comunicare. L'arte, la moda, il design e tutte le attività creative si occupano di catturare una voce impossibile da registrare in altra maniera.
Quanto è importante l'ironia nel suo processo creativo?
Per me l'ironia è una seconda natura. Non dovete scordare che sono nato a Cuba, ed ho vissuto in un sistema comunista in cui tutto deve essere nascosto e camuffato per apparire in un certo modo, anche se poi è in realtà qualcosa di diverso. Sotto molti aspetti questo ha a che fare con con la dualità ed il mimetismo del gioco della moda. L'abilità di essere molte cose diverse per molte persone diverse la rende un'esperienza più ricca e duratura.
Uno dei suoi lavori più recenti con Louis Vuitton l'ha portata, per così dire, a fare il giro del mondo. Qual è la sua top ten dei luoghi imperdibili? C'è forse anche Firenze, la città della nostra redazione, fra le sue preferenze?
Assolutamente sì, adoriamo Firenze! E' una città vera e non vera al tempo stesso, e piena di fantasia. E' una sorta di museo vivente, così pieno di arte, architettura e società come nessun altro posto al mondo! Amo molto anche L'Havana, la città dove sono nato. Anche se in apparenza può sembrare che stia decadendo, riesce comunque a mantenere tutta la sua dignità e poesia come le avesse congelate nella roccia.
Nell'ambito del design e dell' arte, cosa le piacerebbe sperimentare nel futuro?
Sono stato fortunato ad avere avuto l'opportunità di creare di tutto attraverso il mio lavoro: cartoni animati, ceramiche decorate, pitture, creazioni tessili e molto altro. Amo ogni tipo di design e un giorno spero proprio di poter ridisegnare tutta quanta New York. O almeno una parte!
martedì 28 giugno 2011
Colazione da Tiffany...ma non solo!
Se uno se ne va a spasso per New York, è matematico, ha l'impressione di passeggiare dentro un set cinematografico. Ci pare di conoscere qualsiasi angolo dell'Upper West Side, Brooklyn, Manhattan...Chi non ha sognato di fermarsi davanti alla vetrina di Tiffany con un paio di enormi Rayban ed un tubino scollato sulla schiena?
Inutile dire. Tiffany = Big Apple. Da ora in poi ci sarà un’altra tappa obblligata per gli amanti del marchio di alta gioielleria statunitense.
Il St Regis Hotel di New York ha presentato recentemente la Tiffany Suite, situata al 14esimo piano del prestigioso cinque stelle.
Lo stile è particolare ed inconfondibile: tutto l'arredamento, nonchè i colori riprendono ispirazione dalle creazioni della maison, in particolare dai suoi anelli di fidanzamento.
1700 mq di puro lusso in cui spicca l’immancabile blue Tiffany, affiancato al bianco, al beige, al grigio antracite e all’argento degli accessori che evocano i gioielli iconici del marchio americano. La suite, affacciata su Central Park e Fifth Avenue conta un magistrale mix di arredi moderni, Art Decò e pezzi classici in pieno stile Tiffany.
Ve lo state chiedendo? Ok, ve lo dico. Costa "solo" 8.500 dollari a notte.
Ma niente da fare. La Tiffany Suite è già prenotata per tutta la stagione.
...So Wedgewood!!
lunedì 27 giugno 2011
Come Semiramide vuole
Stiamo parlando dell'arte dei giardini pensili riscoperta recentemente da trend setters ed archistar. Ammettiamolo: i giardini pensili sono bellissimi a vedersi, ma sono anche una risorsa per l'ambiente cittadino, in cui si ristabilisce un po' di equilibrio ambientale.
Un giardino pensile infatti possiede tutta una serie di vantaggi per gli abitanti dell’edificio e per l’ambiente circostante. Per tetto verde si intende generalmente una moquette di piante sul tetto in grado di migliorare il rendimento energetico degli edifici e ridurre l’effetto del deflusso delle acque a causa delle tempeste.
Un giardino pensile potrebbe fornire anche prodotti ortofrutticoli mentre isola l’edificio offrendo prodotti e alimenti freschi alle famiglie invece si essere solamente uno strato di erba. I giardini pensili prima di tutto possono essere molto semplici ma anche molto elaborati e ricchi di ingegnosi sistemi che magari riutilizzano e purificano l’acqua piovana utilizzabile poi per l’irrigazione.
Fra l'altro, il "bosco verticale" è la nuova frontiere dell'architettura d'essai a Milano, nell’area sud del quartiere Isola di Milano, grazie ad un progetto di riforestazione urbana che si sviluppa in altezza ideato da Boeri Studio.
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giovedì 23 giugno 2011
Sacher o Demel? Impossibile scegliere!
Dopo che ieri abbiamo parlato di Ladurée, oggi voglio dedicare qualche parola ad altre due grandi pasticcerie che tutt'ora si contendono il primato di migliore della Capitale austriaca.
Se siete stati a Vienna, di certo vi sarete fermati a mangiare una fetta di sacher torte, magari proprio all'Hotel Sacher, dove, in un tripudio di boiserie, velluti e marmi lucidati a specchio, vi avranno servito una fetta della più deliziosa delle torte al cioccolato. La Sacher Torte appunto.
Poi, con la pancia piena di "vera" Sacher,avrete proseguito in direzione dell' Hofburg, fino a passare davanti ad una vetrina imbandita con qualsiasi tipo di leccornia ed una dicitura campeggiante sopra una torta glassata: Ur Sacher Torte (Sacher Torte d'Origine). Com'è possibile vi state chiedendo?
Era il 1832 quando un garzone della pasticceria reale, un qualunque Franz Sacher appena sedicenne, fu chiamato a sostituire lo chef capo che era malato. Mettendosi ai fornelli preparò un impasto per torta al cioccolato che a fine cottura tagliò a metà e farcì di marmellata all'albicocca.
Anni dopo, col figlio Eduard aprì l'Hotel, ma a seguito dei tanti litigi col padre, Eduard abbandonò la gestione dell'albergo per assumere la direzione della pasticceria di corte Demel. Con sé si portò via anche la ricetta della torta. Ne nacque una disputa lunghissima che si concluse solo nel 1972 e che attribuì la paternità della Sacher all'Hotel Sacher.
Le due torte hanno una piccola differenze: la versione "Sacher" è con la marellata al centro, mentre quella "Demel" ha la marmellata sotto la glassatura. Non resta che assaggiarle entrambe per scoprire qual è la migliore!
martedì 21 giugno 2011
Voglia matta di Macarons
Ok questa foto l'avete già vista. Ve l'abbiamo già mostrata qualche post fa. Quello che però oggi vogliamo proporvi di notare non tanto la deliziosa Kirsten Dunst, ma le spettacolari torte che la circondano.
Ebbene sì, questo è un blog di golosi, ed ogni tanto abbiamo decisamente bisogno di saziare lo sguardo (in mancanza di poter assecondare lo stomaco), con qualche cosa di buono.
Guardando e riguardando quella foto mi sono domandata chi fosse il genio pasticciere che avesse creato simili capolavori. Poi spulciando su internet ho trovato la risposta alle mie domande ed...ecco. In effetti non potevano essere che di Ladurée, la pasticceria più famosa e rinomata di Francia.
Si dice che proprio qui siano nati i Macaron, deliziosi bocconcini di ostia colorata farciti da ripieno cremoso di qualsiasi tipo. Addirittura Ladurée produce vere e proprie collezioni di macarons che cambiano abbinamenti e colori a seconda della stagione.
Gnam! A me viene fame!! Se abitate a Milano andateli a comprare nel punto vendita che ha aperto da poco in Corso Spadari. E poi fatemi morire d'invidia dicendomi come sono...
A proposito...Ma i colori, non vi ricordano le Goldie?
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Marie Antoniette
lunedì 20 giugno 2011
Le nuove, coloratissime porte di Sige Gold
Continuiamo a vedere le preview su Goldie, la nuovissima collezione di Sige Gold. I colori scelti per questa linea sono bellissimi e giocosi, pensati per dare una bella "rinfrescata" ( e perchè no, anche "svecchiata") ai soliti toni seriosi del post-barocco. Questa collezione più la guardo più mi piace!
Anta, bugne, telaio e coprifilo laccate Light Purple Ash
Cornice laccate bianco
Decori e maniglia in oro
Anta, bugne e coprifilo laccate Light Pale Turquoise
Cornice e telaio laccate bianco
Decori e maniglia laccati bianco
Anta, bugne, telaio, cornici, decori, maniglia e coprifilo laccate Light Purple Ash
Anta, bugne, telaio. cornice e coprifilo laccate Light Purple Ash
Decori e maniglia laccati Light Pale Turquoise
Anta, bugne, telaio. cornice e coprifilo laccate Light Purple Ash
Decori e maniglia in oro
Anta laccata Light Pale Turquoise
Cornice e telaio laccate bianco
Bugne e coprifilo laccati Light Purple Ash
Decori e maniglia in oro
Anta e coprifilo laccati Light Pale Turquoise
Cornice e telaio laccate bianco
Bugne laccate Light Purple Ash
Decori e maniglia laccati bianco
Anta e coprifilo laccati Light Pale Turquoise
Cornice e telaio laccate bianco
Bugne laccate Light Purple Ash
Decori e maniglia in oro
giovedì 16 giugno 2011
Goldie
In passato ci siamo occupati di idee riguardanti lo stile shabby, il minimale, il decò, il barocco ed il neoclassico. Oggi invece ci va di parlare di uno stile moderno ma con chiare istanze classiche, in una felice commistione di influenze diverse e sorprendenti.
Le atmosfere, sontuose ma rivisitate con brio e leggerezza, rendono questa corrente sofisticata ed irriverente.
Una giocosità e joie de vivre è stata impressa alla più recente collezione di porte Sige Gold, che già nel nome rievoca ricercatezza e spirito ribelle: Goldie.
La linea è giovanile, colorata con tonalità pastello di deliziosa freschezza, adatta a tutti quelli in cerca del pezzo adatto per creare un'atmosfera decisamente "diversa" in casa propria.
Manca ancora qualche giorno al lancio ufficiale di questa nuovissima linea, ma possiamo comunque darvi un assaggio di quello che sarà Goldie.
Enjoy the view!
Le atmosfere, sontuose ma rivisitate con brio e leggerezza, rendono questa corrente sofisticata ed irriverente.
Una giocosità e joie de vivre è stata impressa alla più recente collezione di porte Sige Gold, che già nel nome rievoca ricercatezza e spirito ribelle: Goldie.
La linea è giovanile, colorata con tonalità pastello di deliziosa freschezza, adatta a tutti quelli in cerca del pezzo adatto per creare un'atmosfera decisamente "diversa" in casa propria.
Manca ancora qualche giorno al lancio ufficiale di questa nuovissima linea, ma possiamo comunque darvi un assaggio di quello che sarà Goldie.
Enjoy the view!
Combinazione cromatica fresca
Bugne, Anta e telaio laccati Dark French Lilac
Cornice, decori intagliati, coprifilo e maniglia laccati Light Pale Turquoise
Combinazione cromatica raffinata
Bugne laccate Light Purple Ash
Cornice e telaio laccati bianco
Anta e coprifilo laccati Pale Taupe
Decori e maniglia in oro
giovedì 9 giugno 2011
Sospiri di ammirazione...
Ancora ville. Come vedete non mi stanco mai di pubblicare palazzi con cui rifarmi gli occhi ed immaginarmi scene da favola.
Questa invece è una villa recentemente costruita, in puro stile inglese, nella zona di Kiev . Le finestre e le porte sono state interamente progettate ed installate da Sige Gold.
E' il colore che mi piace. E poi la struttura della casa, gli spazi...(sospiro)....Che dire? L'unico neo è che da quelle parti fa freddino!
Questa invece è una villa recentemente costruita, in puro stile inglese, nella zona di Kiev . Le finestre e le porte sono state interamente progettate ed installate da Sige Gold.
E' il colore che mi piace. E poi la struttura della casa, gli spazi...(sospiro)....Che dire? L'unico neo è che da quelle parti fa freddino!
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