In tutta onestà, gli anni venti mi piacciono un sacco. Uno dei primissimi post del blog l'avevo dedicato proprio al ritorno delle tendenze dei ruggenti anni venti nel mondo del cinema e della moda.
Inutile tentare di ignorare le paillettes, le collane di perle lunghe, le sparatorie ed il proibizionismo. La torbida magia di quegli anni è suggestiva ed evocativa, e come si può non lasciarsi incantare dalle storie di amore, morte e crimine? Bonnie e Clyde vi dice nulla?
Altrettanto intrigante è l'ambiente che la mitologia dei Roaring Years ha suscitato nell'immaginario collettivo. Gli Speakeasy nascosti nei sottofondi delle città che si aprivano su locali nascosti e lussuosissimi, dove lo champagne scorreva a litri prima dell'ennesima retata della polizia.
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