lunedì 25 giugno 2012

Dimore da V.I.P.





I vip non possiedono semplici abitazioni, ma vere e proprie dimore che oltre a ospitarli hanno come prerogativa la misurazione del loro status. 
Eleganti, estrose, dinamiche, classiche, d'epoca, modernissime, minimal, barocche o high tech, le case delle Very Important People sono spesso costruzioni monumentali alla stregua di installazioni artistiche. E proprio come gli oggetti d'arte e di design non sempre rispondono a esigenze di tipo pratico, quanto di tipo estetico. Motivo per cui, insieme a prezzi proibitivi per comuni mortali e normo stipendiati, il mercato immobiliare di certe soluzioni abitative si rivolge a una selezionatissima élite che non conosce né limiti di spesa, né confini geografici. Il progetto piace, appaga pienamente l'ego dell'acquirente, l'acquisto è fatto. La parabola è molto semplice, meno elementare assecondare i capricci da star.
Negli ultimi tempi gli immobiliaristi americani hanno avuto molto da lavorare perché Michael Stipe, Daniel Craig, Peter Loftin e Josh Hutcherson si sono lanciati nella compravendita delle loro strepitose abitazioni.
L'ex componente dei R.E.M, insieme al compagno Thomas Dorol,  vuole disfarsi del suo loft newyorkese, acquistato nel 2007 per $ 5.95 milioni dal fratello di Ben Affleck, mettendolo in vendita alla modica cifra di $10.95 milioni. I pezzi forti? La terrazza di 50 mq  e la cucina open disegnata da Mario Batali.






Daniel Craig e la moglie sembrano invece attratti da un palazzo storico datato 1829 nel cuore di Soho, si dice che più volte vi abbiano fatto visita, probabilmente stanno riflettendo sul valore: $ 7.99 milioni.









A Miami al centro degli affari immobiliari c'è la "Casa Casuarina", la sfarzosa dimora in stile barocco appartenuta a Gianni Versace e poi venduta a Peter Loftin che nel 2000 l'ha trasformata in hotel boutinque e private club






Anche il giovanissimo Josh Hutcherson, astro nascente del cinema hollywoodiano, si è concesso il lusso della "Treehouse", caratteristica abitazione in legno sulle colline di Hollywood con un giardino in stile Alice in Wonderland.







mercoledì 20 giugno 2012

Billionaire lifestyle




Proprio in questi giorni tra sorpresa, indignazione e nostalgia di un élite glitterata, la notizia della chiusura del regno dell'opulenza, delle notti frivole e del lusso sfrenato, il Billionaire di Porto Cervo, ha fatto molto discutere. 




Non è bastato il rammarico delle amministrazioni locali e nazionali di fronte alla chiusura di un'altra impresa italiana a far tornare sui suoi passi il patron Flavio Briatore che risoluto parla del tormento dovuto a pressioni fiscali.






Tra provocazione e crisi un altro ricco imprenditore decide di investire all'estero uscendo dal sistema ecomico italiano singhiozzante e chiaramente in difficoltà. Lo scenario della crisi continua ad allargarsi toccando anche i più alti livelli di richezza, ma il clan della bella vita saprà reagire e gli adepti di Re Flavio lo seguiranno in un'altra sfarzosa location, magari proprio a Montecarlo, come già annunciano i più informati. Ma i fedelissimi sapranno dove e come continuare a perseguire il lifestyle all'insegna dell'esibizionismo e del "non è mai abbastanza" dettato dal loro Guru.





Twiga Beach club Marina di Pietrasanta

Lion in the sun Kenya

Billionaire resort Malindi

Chi sceglie una vita Billionaire, non sceglie solo un brand, ma entra con leggerezza in un impero di carta in cui è necessario rimanere sempre al passo:


Billionaire couture