mercoledì 29 giugno 2011

Ruben Toledo, the Bombshell Designer.



A cosa pensa una persona quando si immagina il disegno di donna? Una figura di spalle, curvilinea dall' incedere acquattato ed ondeggiante come un felino, una presenza lenta, inesorabile e sexy.
Se questa descrizione vi è familiare, allora non potrete che apprezzare i disegni di chi ha colto in pieno questa femminilità ondivaga: si tratta del designer più in vista di New York, un artista a tutto tondo che padroneggia l'arte del disegno in maniera così spontanea e travolgente che anche il MOMA ha voluto esporre le sue opere.
Se si dà un'occhiata ai suoi lavori è esattamente questo che lui fissa con i suoi tratti decisi e colorati. Guardare al mondo femminile come fa lui è un piacere: le sue signore sprizzano sensualità, e frizzante joie de vivre. Una tenerezza ed un'indulgenza sottile raramente riscontrabile nel tratto di un uomo. Il merito pare sia tutto della moglie, sua musa e modella, e altra star del panorama mondano della Grande Mela. Isabel Toledo, è la stilista di fiducia della First Lady Michelle Obama ( ve lo ricordate il vestito verdolino del giorno del Giuramento?). Fra le molte collaborazioni recenti di Ruben Toledo, se ne possono contare alcune prestigiosissime con la casa di moda Louis Vuitton, per la quale ha da poco ideato un inserto di 100 cartoline in cui i cento luoghi imperdibili del mondo vengono rivisitati dalla sua inconfondibile penna.
Vorrei iniziare l'intervista dalle grandi protagoniste del suo universo: le donne. Qual è il suo rapporto con l'essenza femminile, e quanto è importante per la sua ispirazione?
Per me la femminilità è la vera essenza di creazione, fantasia, nascita e innovazione. Questa abilità femminile, di trasformare e evolvere tanto nell’apparenza quanto nella spiritualità, motiva il mondo, segna il tempo e smuove montagne con la sua forza gentile. Io mi sento un privilegiato. Sono stato benedetto perchè ho potuto incontrare, osservare e sperimentare questa potente femminilità attraverso la femminilità di mia moglie Isabel e del suo lavoro.



A proposito di questo. Lei e Isabel avete completamente sovvertito l'adagio secondo cui "non bisogna portarsi il lavoro a casa", pubblicando recentemente "Toledo-Toledo: un matrimonio fra arte e moda". Come funziona la dinamica di quest'alchimia straordinaria?
Quando lavori a quello che ami non è lavoro, è vita! Questo amore quotidiano è trasmesso in entrambe le nostre opere d'arte, qualsiasi cosa uno intenda per "arte"- che sia design o moda. Tutto il nostro modo di lavorare è incentrato sul condividere e comunicare emozioni e pensieri, ed attingiamo l' ispirazione dalla nostra vita insieme .
Una parte molto importante della sua vita ruota attorno alla moda. Qual è la definizione personalissima di "moda" di Ruben Toledo? Ha a che fare con il motto "Less business and more art" ?
Tutto quello che ho imparato e che ho sperimentato nel mondo della moda lo devo soprattutto al lavoro di mia moglie. La moda, secondo me, è una forma d'arte davvero speciale perchè è in grado di catturare l'ineffabile. E' la forma del tempo, in un certo senso, ed ha libertà maggiore di dar forma e focalizzare le idee a prescindere dal mezzo o dal materiale scelto. Questo la rende una forma d'arte molto potente, capace di parlare a persone diverse in posti diversi, pur restando aperta a qualsiasi interpretazione. Ecco perchè sono molto affezionato alla moda: comunica facilmente col pubblico. Non è elitismo, anzi, ne è l'esatto opposto. Penso che sia una forma d'arte molto democratica. In un certo senso si può anche definire "collaborativa": tutti partecipiamo in qualche modo, perchè tutti dobbiamo vestirci con qualcosa, indipendentemente dalla nostra volontà di comunicare. L'arte, la moda, il design e tutte le attività creative si occupano di catturare una voce impossibile da registrare in altra maniera.


Quanto è importante l'ironia nel suo processo creativo?
Per me l'ironia è una seconda natura. Non dovete scordare che sono nato a Cuba, ed ho vissuto in un sistema comunista in cui tutto deve essere nascosto e camuffato per apparire in un certo modo, anche se poi è in realtà qualcosa di diverso. Sotto molti aspetti questo ha a che fare con con la dualità ed il mimetismo del gioco della moda. L'abilità di essere molte cose diverse per molte persone diverse la rende un'esperienza più ricca e duratura.
Uno dei suoi lavori più recenti con Louis Vuitton l'ha portata, per così dire, a fare il giro del mondo. Qual è la sua top ten dei luoghi imperdibili? C'è forse anche Firenze, la città della nostra redazione, fra le sue preferenze?
Assolutamente sì, adoriamo Firenze! E' una città vera e non vera al tempo stesso, e piena di fantasia. E' una sorta di museo vivente, così pieno di arte, architettura e società come nessun altro posto al mondo! Amo molto anche L'Havana, la città dove sono nato. Anche se in apparenza può sembrare che stia decadendo, riesce comunque a mantenere tutta la sua dignità e poesia come le avesse congelate nella roccia.
Nell'ambito del design e dell' arte, cosa le piacerebbe sperimentare nel futuro?
Sono stato fortunato ad avere avuto l'opportunità di creare di tutto attraverso il mio lavoro: cartoni animati, ceramiche decorate, pitture, creazioni tessili e molto altro. Amo ogni tipo di design e un giorno spero proprio di poter ridisegnare tutta quanta New York. O almeno una parte!

1 commento:

Serena ha detto...

mi è sempre piaciuto tantissimo!