venerdì 7 ottobre 2011

Sari, storia di un amore


Quando avevo dodici anni, mia nonna fece un viaggio in India e mi portò un bellissimo sari azzurro e bianco. Per anni è rimasto chiuso in soffitta, perchè sette metri e mezzo di stoffa srotolata a momenti non mi entrava neppure in camera.
Con l'andare del tempo, ed il melting pot sempre più variegato nella mia zona, ho cominciato a guardare con ammirazione ed un po' d' invidia la maniera semplice e affascinante con cui queste belle signore si muovono fluide in quei dipinti di stoffa.
Di qui la curiosità di saperne qualcosa in più.

Il sari indiano è uno degli abiti tradizionali più longevi della storia del costume, ed ha subito cambiamenti di lunghezza, piegatura e foggia molto più spesso di quanto si possa credere. Per esempio, ci fu una vera e propria rivoluzione in epoca vittoriana sotto la dominazione inglese, venne introdotto l'uso della blusa, rossa per le donne sposate e verde per quelle nubili, per coprire il seno (che prima era nudo).
Oggi la lunghezza di una sari varia tra 5,50 e 8 m. circa, dove le pezze più lunghe sono generalmente anche le più ricche di lavorazioni e bordure in oro,l 'ultimo metro porta la decorazione finale e che pende dalla spalla sulla schiena, più elaborati. Questo ha, all'occorrenza, funzione anche di velo: per coprirsi il capo entrando in un tempio o anche il volto, di fronte ad estranei.

Oltre alla blusa, si indossa anche una sottogonna di cotone, sempre in nuance, con chiusura a coulisse in vita. E' in questa che infilerete e fisserete le pieghe della vostra sari, giusto sotto l'ombelico. Inoltre, il bordo inferiore della stoffa in corrispondenza con la parte che si troverà a formare le pieghe frontali, verrà rinforzata dall'interno, dopo l'acquisto, con un' alta stiscia di garza. L'acquisto di una sari da indossare come tale, prevede dunque anche una serie di successive lavorazioni, volte a renderne impeccabile lo stile.

Come dicevamo, lo stile si è modificato nel tempo. Date un'occhiata a questi modelli preziosi e bellissimi. Non sono incredibili?



Quasi quasi vado a cervare una cosa nell'armadio....ma prima.....ecco il tutorial per capire come gestire tutti questi metri di stoffa.

2 commenti:

chiara ha detto...

Secondo me è uno di quei capi raffinatissimi e ricercatissimi.
Però non sta bene a tutti, ci vuole stile nel portarlo..

Frederic Lebrun ha detto...

Secondo canoni odierni, servirebbe anche un gran fisico tipo Aishwarya Rai, o Freida Pinto. Ma a quanto pare, la tradizione vuole (anzi, in questo caso pretende) chili e rotolini in più, molto apprezzati se si intravedono dalle trasparenze. Grazie di essere passata, Chiara!